Translate

venerdì 26 luglio 2013

Heil Phone:Il cellulare che uccide più di Hitler

Qualche giorno fa i possessori di smartphone di tutto il mondo si sono allarmati al parossismo alla notizia di un telefono di nuova generazione che aveva ucciso una ragazza cinese con una scossa elettrica.
L'idea di un cellulare killer sembra proprio non essere andata giù alla maggioranza dei cybernauti che hanno guardato con sospetto il proprio satinato touch screen.
Per almeno cinque minuti.
Eppure,la gran parte dei telefoni cellulari, dei tablet dei videogiochi e delle videocamere sono costruiti sulla pelle di milioni di persone.
Il Coltan, lega di colombite e tantalite, è uno dei conduttori principali dei chip alla base dell'elettronica moderna, ed attorno alle sua estrazione dal 1998 in Congo si sta consumando il più grave etnocidio dalla seconda guerra mondiale.
Nello stato africano, dove si stima riposino oltre il 60% delle riserve del minerale, le possibilità di guadagno derivanti del materiale, il cui costo è passato dai 2 euro a kilo dal 1994 ai quasi 600 di oggi, hanno originato scontri interni, violenze e uno stato costante di sfruttamento della popolazione e del territorio responsabili di un numero di morti che varia dai quattro agli otto milioni in quindici anni,a seconda delle stime.
Una media di 38.000 persone ogni mese vengono uccise principalmente dalla malnutrizione e dalle conseguenze dello sfruttamento intensivo all'interno delle miniere di sabbia nera: le malattie derivanti dalla continua esposizione alle polveri senza adeguate protezioni falcidiano adulti e bambini,impiegati nei cuniculi in regime di semi schiavitù per una paga di nemmeno 10 centesimi al giorno.
Il coltan,che emette radiazioni, causa tumori e malformazioni anche negli abitanti dei villaggi sorti nelle vicinanze dei siti di estrazione che stanno sventrando gran parte del territorio congolese.
I guerriglieri ribelli uccidono, stuprano e rapiscono i minatori nel tentativo di accaparrarsi il potere sui giacimenti, col bene placido delle multinazionali occidentali che finanziano con armi ed approvvigionamenti gli eserciti irregolari, alla ricerca dell'offerta al prezzo più basso.
Le estrazioni illegali alimentano non solo un conflitto senza precedenti per numero di morti e rifugiati, ma contribuiscono anche alla deforestazione ed alla conseguente estinzione di numerose specie animali fra quali il gorilla di montagna: in Congo ne sopravvivono solo 600 esemplari.
Nel libro denuncia “Blood Coltan” Alberto Vazquez-Figueroa addita Motorola Nokia e Siemens come le compagnie più “cattive”, ma il materiale, diffuso anche in dvd, pc,armi,apparecchi medici e fibra ottica, insanguina il buon nome di quasi tutti i big dell'elettronica.
Anche se Apple e Samsung dichiarano di pretendere dai produttori certificati che attestino la provenienza del minerale da zone di estrazione controllate in Usa, Russia e Thailandia i documenti sono solo autocertificazioni e quindi facili alla contraffazione.
Solo la H.C Starck, affiliata di quella Bayer chimici che si è resa artefice,oltre che dell'aspirina, dello sciroppo per la tosse all'eroina e dei veleni per le camere a gas naziste, è stata finora apertamente accusata di aver finanziato la guerra in Congo, ma la lista di compagnie che si sono avventate come avvoltoi sui nuovi giacimenti scoperti in Amazzonia, pronte a smembrare la foresta ed estirpare le tribù autoctone, è lunga e ricca di nomi altisonanti.
Dal 2012 Greenpeace sta spingendo affinchè le aziende garantiscano la provenienza del Coltan da zone di pace, ma solo un'informazione e un impegno crescente dei consumatori potrà cambiare la situazione.

Questa denuncia potrà sembrare ipocrita,scritta e magari letta proprio sullo schermo di uno smartphone, ma la consapevolezza è il primo passo per allontanarsi da un futuro che altrimenti si ergerà sulle ceneri nere di popoli interi oltre che della nostra coscienza.

Nessun commento:

Posta un commento