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mercoledì 15 maggio 2013

Uomini e topi

            Homo Habilis, Homo Herectus, Homo Sapiens, Homo Sapiens Sapiens.E adesso? Homo Oeconomicus, o ancora peggio Homo Homologatus?



Il nostro destino, la nostra storia, la nostra vita sembrano essere sempre più legati al mercato.
E il mercato fatto per chi non ha scrupoli.
Non serviva probabilmente un esperimento scientifico a dimostrarlo, eppure qualcuno l'ha fatto in maniera inequivocabile e parecchio immorale.
Un economista dell'efficientissima Germania (qui l'articolo integrale su Repubblica.it http://www.repubblica.it/scienze/2013/05/15/news/mercato_sopravvivono_cattivi-58761822/?ref=HREC2-7 ) ha chiesto ad un gruppo di persone se i topolini di laboratorio anziani meritassero di vivere: la risposta, circostanziale, è stata unanime: Certo!
Quando poi sul piatto della bilancia è stata messa una spesa di (ben) dieci euro per il mantenimento dei topi,coinvolgendo diversi membri del gruppo nella transazione,oltre il 70% degli intervistati ha cambiato idea.
A morte il roditore.
Da questo, ovviamente, si dipanano tante domande: quanto vale la nostra morale? E la vita altrui? Quali sono le condizioni in cui gli altri sono costretti a sguazzare per permettere a noi di vivere nella bambagia?
Che si tratti di lavoro minorile o in regime di schiavitù, di materie inquinanti uste per estrarre i metalli per creare i chip degli smartphone, sempre e comunque mettiamo davanti il nostro benessere, strettamente economico, all'etica.
Una morale più infima di un mercenario, e più facile da comprare di una prostituta. Dieci euro bastano per farci girare la testa dall'altra parte, quando si parla di topi.
E quando si parla di uomini? Quanto costa il silenzio assenso su un continente che muore di fame e di AIDS? Cento?Mille?
Basta una lavata di coscienza da venticinque euro al mese per dimenticare che milioni di persone muoiono per malattie curabili con una profilassi da 20 euro?
“Il mercato uccide l'etica, il denaro rende tutti più cattivi” Sentenzia Falk dopo l'esperimento.
E qui, nella conclusione, sta il vulnus dell'iniziativa, nonostante il bel tema toccato: i topi, le cavie che dopo una vita in laboratorio sono stati prestati a questa causa sono stati uccisi davvero.
Chi ha schiacciato il bottone rosso per risparmiare una banconota, si è portato via una vita.
Di un topo. Certo. Ma questa non è un'attenuante né per le cavie(umane) né per lo scienziato.
Quanto sarà costata all'etica l'etica di Falk l'ecatombe di roditori?
Quanto il “public or perish” imposto agli studiosi d'oggi è valso questo?
Sarebbe bello trovare un modo migliore per smuovere le acque che lanciarci dentro altre badilate di merda, caro economista.
Perchè se “gridano da sotto le macerie gli operai vittime del crollo di Dacca” dubito che i topi abbiano riso quando sono stati eliminati.
Proprio il “come”, più che il “cosa” di questo studio,dimostrano quanto l'era dell'homo eticus sia ancora ben lontana dal venire.

PS. in materia oltre al film “the experiment” consigliato nell'articolo di repubblica (qui il trailer su youtube http://www.youtube.com/watch?v=UcC4Fga9bj4 )
credo valga la pena dare un occhiata anche ad “Earthlings-Terrestri” (qui la versione integrale in sub ita http://www.youtube.com/watch?v=6RecPWN8Hmw ) per capire quanto disperata sia la condizione della morale umana.



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