Translate

lunedì 10 giugno 2013

Un Bistecca ci seppellirà

Sul fatto che sbafarsi un piatto di pasta al ragù,una costata alla griglia o un panino con il prosciutto possa piacere non c'è dubbio. Ma mettendo da una parte abitudini,vizi e luoghi comuni, sarà difficile negare che togliersi il prosciutto dal piatto oltre che dagli occhi sia une delle scelte più etiche ed intelligenti che si possano fare.

Se delle condizioni di vita terrificanti degli animali da carne, dei lamenti di vitelli e polli sgozzati, del quoziente intellettivo dei maiali identico a quello del cane che vi dorme sul divano vi interessa ben poco, prima di addentare il prossimo hamburger da Mc Donald's vi sfido almeno a smontare qualche dato di fatto.

Secondo le proiezioni pubblicate lo scorso anno dalla Fao, l’attuale modello culturale e la diffusione dello stile di vita occidentale porterà la produzione di carne da 228 milioni di tonnellate a 463 milioni entro il 2050. L'Onu (che per la prima volta ha affrontato la questione in rapporto pubblicato nel giugno 2012)afferma che senza un’inversione di tendenza, l'incremento dell'industria della carne porterà  ad un vero e proprio disastro ambientale i cui effetti sono calcolabili già adesso, visto che l’insostenibilità emerge da tutti i dati messi in evidenza dell’ organizzazione intergovernativa (notoriamente menefreghista in quanto a diritti animali) senza che però da questa consapevolezza siano scaturite mai concrete iniziative politiche. Le fabbriche di carne, perchè di questo ormai si tratta, provocano più danni all'ambiente che la produzione di materiale edile, e le coltivazioni di mangimi sono dannose quanto il consumo di combustibili fossili.  
Ma la zootecnica non pecca solo in quanto ad inquinamento, ma anche in materia di spreco di risorse.In termini strettamente energEtici, servono 25 Kcal di cerali per produrne una di carne,parlando solo di quella bovina ( si arriva ad un rapporto di 57:1 per quella ovina, 39:1 per le uova, 14:1 per il latte).
Il bestiame dei ricchi mangia il cibo dei poveri,e porta loro via anche l'acqua:oltre l’ 8% dell'acqua potabile mondiale serve ad abbeverare direttamente gli animali reclusi negli allevamenti, senza calcolare la quantità necessaria per coltivare i foraggi che li nutrono. A conti fatti, per ottenere un chilo di manzo da allevamento intensivo si sprecano duecentomila litri d’acqua a fronte dei duemila che bastano, ad esempio, per la stessa quantità di soia dal valore nutritivo comparabile.  
Gli animali da reddito producono più gas serra rispetto al settore dei trasporti e addirittura il 64% dell’ammoniaca totale, mettendo a rischio ecosistemi interi, oltre il  10% delle specie protette, occupando un quarto delle terre coltivabili.
Per capirci, intervenire modificando la dieta da onnivora a vegetariana o vegana avrebbe un impatto ambientale più efficiente ed immediato della sostituzione di combustibili fossili con fonti rinnovabili.
Ma se dell'ambiente ve ne dovesse fregare ben poco (in fondo di cazzoni insensibili è pieno il mondo), magari della salute vi importa un po' di più:Uno studio  su un campione di 70.000 perone pubblicato sul Journal of the American Medical Association ha dimostrato che eliminare i derivati animali dalla dieta fa ammalare meno e vivere di più.
I vegetariani vedono il rischio di morte derivante da patologie cardiocircolatorie e cancerose calare del 12%,i vegani addirittura del 15%.Il rischio di infarto degli "erbivori" cala di un terzo. Cinquanta grammi al giorno di carne industriale aumentano del 42% il rischio di patologie cardiovascolari, del 19% quello di diabete e gotta, del 18% quella di cancro all'intestino.
E basta con la tiritera del "siamo nati erbivori", "abbiamo i canini", "nella preistoria mangiavamo di tutto",perchè i nostri denti assomigliano più a quelli di una mucca,che a quelli di un cane, nel nostro lungo intestino la carne imputridisce prima di essere espulsa, e nella preistoria eravamo anche stupratori, incestuosi e pedofili, vogliamo forse continuare ad esserlo perchè "è naturale"?Come tutti i vegetariani penso di essere stata danneggiata di più dai vari "senza carne puoi morire" che dalle carenze nutrizionali:non importa niente a nessuno di quante proteine mangi, finchè non scoprono che sei veg.
Se neanche della vostra salute vi importa gran che, e state mandando a quel paese tutti questi rompi scatole vegetariani mentre salite in macchina direzione Mc Drive pensando che tanto di qualcosa si deve morire, permettetemi di ricordarvi che è anche il mio mondo che sta soffocando con l'inquinamento, e che è anche con le mie tasse che potete avere,a gratis, le medicine per il diabete, il colesterolo, la gotta,il cuore affaticato che un'altra dieta vi avrebbero evitato.
Stò dando i numeri? certo che sì: sono 157 milioni Le tonnellate di cereali, legumi e ortaggi impiegate negli USA ogni anno per produrre 28 milioni di tonnellate di proteine animali,360% L'incremento del consumo di carne del Giappone negli ultimi 30 anni,80% I bambini che soffrono la fame vive in Paesi che impiegano parte dei loro cereali per produrre carne destinata ai Paesi ricchi,2/3 Il grano esportato dagli USA che viene usato per l'alimentazione animale,121 kg la carne pro capite consumata negli USA in un anno,800 milioni Le persone che potrebbero essere sfamate con il grano usato ogni anno negli allevamenti degli Stati Unit.,5 volte L'incremento di carne in Italia dall'inizio del XX secolo a oggi,2700 le diverse sostanze chimiche fra ormoni,antibiotici,tranquillanti, somministrate agli animali allevati in maniera intensiva.
Tenetevi pure le vostre fette di prosciutto,se proprio non riuscite a farne a meno,io preferisco tenermi il mio rispetto per gli animali,la mia etica, la mia salute, e la consapevolezza che mai nella storia, il futuro del mondo come lo conosciamo è dipeso come oggi dalla scelta che compiamo ogni giorno sedendoci a tavola.
Anche di questo non vi importa? Beh, come dice il caro Foer, "se niente importa, allora non c'è nulla da salvare".



Nessun commento:

Posta un commento